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Approfondimento

Le fonti principali delle polveri sottili sono il traffico, l’industria e l’artigianato, l’agricoltura e la selvicoltura, le economie domestiche e le fonti naturali.

Come si formano le polveri?

Le polveri sottili che hanno origine dal traffico, dalle industrie, dall’artigianato, dall’agricoltura, dalla selvicoltura e dalle economie domestiche sono cosiddette polveri sottili primarie. Le cause principali sono i processi di combustione (combustibili fossili e legna), l’abrasione e la risospensione. Oltre a quelle antropiche vi sono anche fonti naturali come i pollini, l’erosione dovuta al vento, i vulcani e la schiuma marina.

Gas reattivi liberati nell’atmosfera possono reagire per formare polveri sottili secondarie. Si tratta soprattutto di ossidi d’azoto, ossidi di zolfo, ammoniaca e composti organici volatili (COV), prodotti dal traffico, da stufe e caminetti, da riscaldamenti, dall’industria e dall’artigianato, dall’agricoltura e dalle economie domestiche in generale.

Le polveri sottili secondarie sono formate da minuscole particelle, dette anche aerosol, con una formidabile mobilità nell’aria e una notevole predisposizione ad aggregarsi ad altri aerosol.

Proprietà delle polveri

Dato che la dimensione e la forma delle polveri può variare di molto, è necessario che la definizione ne tenga conto. Si indica perciò con "Particulate Matter" (PM) l’insieme di tutte le particelle di polvere che cadono al suolo con la stessa velocità di una particella di riferimento sferica avente lo stesso diametro ed una densità unitaria di 1 g/cm3. Per le PM10, per esempio, la particella sferica di riferimento ha un diametro di 10 micrometri (10 μm) e, analogamente, un diametro di 2.5 micrometri per le PM2.5.

È molto importante anche la composizione chimica delle particelle di polvere, poiché da essa dipende la predisposizione di una particella a reagire con altre; per esempio, per formare dei nuclei di condensazione, dando così origine alle goccioline di una nuvola. Il loro stato d’aggregazione (solido, liquido o gas) dipende dalla temperatura e umidità dell’aria che le circonda.

Le particelle di polvere possono essere suddivise in tre classi:

  • Polveri ultrafini (PM<0.1)
  • Polveri fini (PM2.5)
  • Polveri grossolane (PM10)
FRL-20120203-001426

partikel

Rappresentazione schematica della distribuzione granulometrica degli aerosol atmosferici in prossimità della fonte e dei principali processi. A: Polveri ultrafini, B: Polveri fini, C: Polveri grossolane.